Il melograno - una bomba di antiossidanti

Il sapore agrodolce del melograno è stimato da millenni. Ultimamente, da risultati di ricerche scientifiche, si è scoperto essere un alimento molto più sano di quanto non si sia pensato sino ad ora.

Il melograno ha accompagnato l'umanità per un lungo periodo di tempo. La sua presenza è citata già nella Bibbia, nel Corano e nella mitologia greca.

Nella mitologia greca il melograno svolse un ruolo particolare, come ad esempio nell'origine delle stagioni. Ade, dio degli inferi, rapì Persefone in quanto la voleva come sua sposa. Sua madre Demetra, dea della fertilità, a causa del dolore inflittole da Ade, scatenò una tremenda carestia e fece si che le piante non crescerro più. Era inverno e, senza il cibo che potevano donare le piante ed i frutti, tutti sulla terra sarebbero morti ed il genere umano sarebbe scomparso. Per evitare tutto ciò, Zeus tentò di riconciliare Demetra e Ade, ordinandogli di liberare Persefone. E così avvenne. Ade non si oppose all'ordine di Zeus ma, prima di riportare Persefone alla madre, le offrì un melograno, frutto che proveniva dagli inferi, quindi cibo dei morti e assolutamente vietato agli dei. A questo punto, il tranello ordito da Ade ebbe effetto. Persefone sarebbe rimasta con lui negli inferi. L'ira di Demetra si scatenò nuovamente ma, dato che la sua adorata figlia aveva mangiato solo alcuni semi del melograno, sarebbe rimasta negli inferi solo per un numero di mesi equivalenti ai semi mangiati. A questo punto, trascorse sei mesi nell'oltretomba e gli altri sei mesi insieme alla madre. Da quel momento si associarono la primavera e l'estate ai mesi in cui Persefone trascorse sulla terra dando gioia alla madre Demetra e l'autunno e l'inverno furono associati ai mesi passati negli inferi in compagnia del dio dell'oltretomba Ade. Che il melograno appaia ripetutamente nella mitologia greca non è sorprendente per il fatto che la Grecia si trovava alle porte dell'Asia centrale e occidentale, dove il melograno cresceva in abbondanza. Oggi, le piante di melograno crescono praticamente in tutto il mondo e prosperano soprattutto nelle zone del mediterraneo.

Aspetto

Il melograno cresce su piccoli alberi ed arbusti che possono raggiungere l'altezza di cinque metri ed hanno una corteccia che varia dal marrone-rossastro al grigio.

I frutti hanno la dimensione di una mela, di colore rosso-arancione o rosso-marrone. Solo le bacche sono commestibili, dalla polpa carnosa e traslucida di colore che varia dal bianco al rosso rubino, leggermente acidula ma anche dolce e profumata. L'interno del melograno è attraversato da membrane che dividono le bacche. Le bacche possono raggiungere un numero che varia da 400 a 600.

Il succo del melograno può essere utilizzato per dare un sapore particolare a selvaggina e pollame e alla macedonia di frutta.

Oltre a molti oligoelementi e sali minerali, il succo contiene molti antiossidanti come i flavonoidi e polifenoli in una una concentrazione superiore al vino rosso e al succo di mirtilli.

Un numero crescente di studi ha stabilito che il melograno può essere di ausilio nelle malattie cardiovascolari, nell'artrite, nelle flogosi e persino nei tumori. Anche se la conferma definitiva sulle proprietà del melograno è ancora in corso, si può asserire, in linea di principio, che questo frutto è fondamentalmente prezioso e sano.

Preparazione

Nella preparazione del succo di melograno si richiede cautela. Bisogna stare molto attenti a non macchiarsi in quanto le macchie sono difficilissime da eliminare dai tessuti!

Per togliere i semi dal frutto è possibile tagliare a metà il melograno, quindi tenere premuto il guscio e con una leggera pressione delle dita far fuoriuscire le bacche.

È anche possibile togliere i semi con un cucchiaio. A tal fine è preferibile avere a disposizione una ciotola colma di acqua. I semi, tolti con il cucchiaio, si depositeranno sul fondo e sarà più facile recuperarli.

Il succo delle bacche di un frutto di melograno ha un volume pari a mezzo bicchiere di succo di frutta.